Parla Simonetta De Ambris sulla riqualificazione delle aree verdi - Avanti

2022-10-22 20:35:18 By : Ms. Tina Gao

Come responsabile dell’Ufficio Progettazione e Riqualificazione Aree Verdi di Pregio del Dipartimento Tutela di Roma Capitale, Simonetta De Ambris, architetto, da anni ha sulle spalle, in gran parte, il peso degli interventi di riqualificazione di importanti ville e parchi storici comunali, e aree di verde pubblico (spesso anche con consistenti presenze archeologiche) della Capitale. Con lei facciamo il punto sullo stato d’attuazione del programma capitolino.

La ringrazio per l’attenzione. Anzitutto vorrei dire che sono molto orgogliosa di lavorare per Roma nel Dipartimento Tutela Ambientale – Ufficio Progettazione e Riqualificazione Aree Verdi di Pregio, e avere l’onore di riqualificare le aree più belle (ma, nello stesso tempo, complesse da molti punti di vista) dell’Urbe. In questi ultimi anni sono stati impegnati parecchi fondi per le opere sul verde pubblico, e molti sono in itinere nel PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), e per il Giubileo del 2025, che si occuperà di varie zone della città.

Per il Colosseo, l’intento del progetto era valorizzare l’enorme potenziale che ha quest’area attraverso il miglioramento della modalità di fruizione. Partendo da una visione “d’insieme”, intesa come sistema urbano e paesaggio; e considerando le aree a verde non solo come ”coronamento”, ma “di completamento” del sito. Si è passati alla valutazione delle caratteristiche morfologiche dei vari affacci su Piazza del Colosseo studiando la riconnessione del verde urbano, altrimenti decontestualizzato dall’ambito archeologico, in un’operazione volta a cogliere l’area “in toto”, facendo “dialogare” i vari affacci delle aree a livello soprastante con quelle al livello della quota della piazza. E’ recentissimo anche l’altro intervento di riqualificazione del Giardino del Fagutale in Via del Monte Oppio, da me curato, sull’affaccio nord su Via degli Annibaldi.

L’intervento ha interessato in totale una superficie di circa 6500 metri quadrati, con varie porzioni di aree su vari piani quotati, dislocate in Piazza del Colosseo. Il progetto è stato redatto nel 2016, per le soluzioni architettoniche e paesaggistiche, da me, ne ho svolto anche la Direzione lavori – in collaborazione con la dott.ssa Patrizia Barbato, del Dipartimento Tutela Ambientale, col parere positivo della Sovrintendenza capitolina e del Parco archeologico del Colosseo. Anzitutto occorreva razionalizzare la frequentazione dell’area: prima dei lavori, infatti, le aiuole della piazza erano attraversate come fossero dei marciapiedi. In effetti erano deserte, e l’area che costeggiava Via Celio Vibenna era invasa da utenti senza controllo. Sono state poste in opera delle nuove recinzioni, cosiddette a croce di S. Andrea, o a croce romana, che riprendono sia lo stile degli affacci, sia le preesistenze stilistiche nella piazza realizzate con l’intervento urbanistico del 1930 in Via Celio Vibenna. E’ stato creato un belvedere di circa 450 mq. con una forma particolare, che riprende la naturale dimensione del pianoro sulla sommità. Vi si accede con un percorso adatto anche a persone con disabilità: per godere della vista del Colosseo a pochissimi metri di distanza. Dovrebbe essere aperto a breve: prima si è dovuto fare una verifica delle preesistenze archeologiche al livello sottostante.

L’approvvigionamento idrico per l’impianto di irrigazione rappresenta una vera novità. L’acqua viene captata da un bacino di accumulo che si trova a livello della metropolitana B, a meno di 8 metri dal livello stradale: raccogliente acque che altrimenti invaderebbero la galleria della metro. Da analisi chimiche effettuate, sono risultate pulite e idonee all’utilizzo irriguo. Tramite una pompa ad immersione, l’acqua viene convogliata in due cisterne a livello delle aiuole e immessa nelle tubazioni di impianto. Questo sistema, basato sulla possibilità di attingere ai bacini di accumulo presenti in stazioni lungo i tratti delle metropolitane, rappresenta un’opportunità da utilizzare proficuamente anche per altre aree verdi, che sorgono nei pressi di stazioni con medesime caratteristiche. Utilizzando acqua che altrimenti andrebbe persa, dato che attualmente viene smaltita nelle fognature della città. Le aiuole sono state arricchite con degli arbusti di rose, tra cui le rose galliche, officinalis e versicolor, specie antiche descritte anche da Plinio il Vecchio, il celebre storico e naturalista morto nell’eruzione del Vesuvio dell’anno 79 d. C. A completare l’intervento è stata sistemata anche l’illuminazione, con proiettori a led a raso, sulle aiuole: realizzata con la collaborazione dei tecnici di Areti Spa.

Esatto. Molte Ville storiche di Roma sorgono sui terreni di quelli che erano un tempo appezzamenti di vigne di famiglie nobili, che trasformavano poi i casolari in edifici residenziali prestigiosi, e le aree di pertinenza nei cosiddetti “giardini delle delizie”. Villa Carpegna, risalente al XVII sec., era la residenza di campagna del Cardinal Carpegna. Qui, le opere di riqualificazione son terminate circa un anno fa, ma sono molto contenta che il sito sia ancora in buone condizioni. Era già stato realizzato, infatti, un mio intervento più complesso nel 2011, ma col tempo i percorsi delle due rampe, che sono molto scoscese, si erano erosi, e s’era dilavata la pavimentazione in stabilizzato. Il problema dei percorsi nelle ville storiche è un’annosa questione che si trascina da anni: perché le Ville sono aree tutelate e non si possono fare interventi invasivi e irreversibili, quindi devono essere utilizzati dei materiali in cui non sia presente il cemento, o leganti eccessivamente duri e impermeabili.

Da alcuni anni, nuove ricerche han portato alla realizzazione di pavimenti stabilizzati (cioè di consistenza compatta, adatta anche per persone con disabilità o passeggini, ecc…), drenanti e di aspetto naturalistico. Tutte le campionature sono sempre sottoposte alla Sovrintendenza; ma al di là di ciò, il concetto paesaggistico ed ecologico vale anche per altri parchi non tutelati, ai sensi del D. Lgs 42/2004 e s.m.i, perché è fondamentale dare l’immagine di una perfetta integrazione tra elementi artificiali, come i percorsi e gli elementi vegetazionali del sito. Con l’intervento a Villa Carpegna sono stati riqualificati anche i giochi, a cura dell’Ufficio Aree Ludiche, sempre del nostro Dipartimento Tutela Ambientale: introducendone alcuni cosiddetti “inclusivi”, cioè adatti anche a bambini con problemi di vario tipo.

In questi due parchi è stata fatta una riqualificazione anche tenendo presente le esigenze degli abitanti delle aree circostanti, che da tempo chiedevano un intervento per rendere fruibili spazi da anni privi di attenzione. A Piazza Crivelli, nel Municipio IV, è stata rifatta anzitutto l’illuminazione che non funzionava da anni, adeguandola al sistema a led. La pavimentazione in mattoni è stata tutta ripristinata e riassestata. Inoltre sono stati sostituiti tutti i pini della piazza colpiti dalla toumeyella parvicornis, una cocciniglia devastante che sta colpendo tantissimi pini di Roma. Sono stati anche sistemati i bagni pubblici, e realizzata una recinzione sul lato del giardino (di color verde e con disegno ad onda in sommità, per non creare l’effetto “gabbia da zoo”), perché era un luogo preda di intrusioni notturne con attività di spaccio, vagabondaggio, scarico immondizie, ecc..,ed erano state trovate molte siringhe anche nell’area ludica. Sono state sistemate anche le panchine e i giochi per bimbi.

Il Parco dell’Acqua e del Vino si trova in zona Casilino vicino Tor Bella Monaca, nel Municipio VI. E’ un parco campagna realizzato dal Dipartimento “Politiche per lo Sviluppo Sostenibile e il Recupero delle Periferie” di Roma Capitale, alla fine del 2006. Il nome fa riferimento all’acqua perché il parco è attraversato dal Fosso di Pratolungo Casilino, e inoltre vi sono fontane e vasche, delle quali è stato ripristinato il sistema idraulico, non funzionante da anni. Il “vino” è perché c’è una vigna piuttosto grande, esistente già da prima del recente intervento, con produzione di vino bianco, il celebre “cannellino”. Il parco aveva vari problemi: cancelli divelti, intrusioni dalle recinzioni che erano in rete da pollaio, area ludica fuori norma, ecc. Con quest’intervento e stata data molta attenzione alle attività sportive: creando un campo di calcetto, un altro campetto multifunzionale dove sul pavimento è previsto anche un murales, un campo bocce, un’area ludica più grande e concentrata in un solo punto per maggior controllo, anche con giochi inclusivi. E’ stato messo in sicurezza il fosso che non aveva recinzione, ed altre cose che vi invito a visitare…E’ un bellissimo posto anche per fare il pic nic, ci sono tavoli con tettoie, alberi dislocati in 6 ettari circa.

Devi essere connesso per inviare un commento.

Dunque, tra docce fredde e docce calde inflitte dal cavaliere alla coalizione di centro destra, uscita vincente dalle elezioni del…

In un paese come il nostro in cui domina il tartufismo politico, ci si strappa le vesti perchè un vecchio…

Il Partito Socialista Italiano Metropolitano di Milano ribadisce la propria contrarietà alla decisione assunta dal Sindaco Giuseppe Sala e dalla…

SFORBICIATE LIBRI – In questi giorni ho fatto una scoperta, o meglio una riscoperta, di grande interesse: ho letto un…

Sono stato il primo firmatario, nel 2007, di una proposta di legge sugli stadi di proprietà. E ribadisco che questa…

Cari Aquilani, io invece mi auguro che quella pessima sentenza venga riformata in appello. Però cerchiamo di capire perché la…

Nuova Editrice Avanti s.r.l. Legale rappresentante Oreste Pastorelli C.F./P.Iva 16408581003

Via Santa Caterina da Siena 57, 00186 – Roma

Telefono 06 6878688 e-mail redazione@avantionline.it

Avanti! Online è una testata registrata presso il Tribunale di Roma, n. 378 del 5 dicembre 2011 Nuova Editrice Avanti s.r.l. – Legale rappresentante Oreste Pastorelli – C.F./P.Iva 16408581003 – Via Santa Caterina da Siena 57, 00186 Roma – Tel.066878688 © 2013.  <br>Mauro Del Bue (Direttore responsabile),