Trovati dopo due giorni senza vita nell'auto finita fuori strada: Sofia e Francesco i messaggi di affetto e il cordoglio per la tragedia - il Dolomiti

2022-10-22 20:38:34 By : Mr. BingFang Zhang

Da quanto emerge l'auto sarebbe uscita di strada mentre percorrevano la regionale 450, direzione Affi, autonomamente. I corpi ritrovati dopo due giorni di ricerche nella zona del basso Garda e alto Veronese. A Gazzoli uno striscione per ricordare Sofia 

BARDOLINO. Si conoscevano da pochi giorni Francesco e Sofia e quella sera hanno deciso di tornare a casa insieme con l'auto del giovane. Poi più niente. Dei due ragazzi non s'è saputo più nulla per più di due giorni finché la macchina non è stata ritrovata in una scarpata, tutta accartocciata, con i corpi dei due giovani rimasti intrappolati all'interno, senza vita. È grande il dolore per la scomparsa di Francesco D'Aversa e Sofia Mancini, i due giovani dei quali si erano perse le tracce a inizio settimane e che sono stati trovati morti giovedì 20.

Qui il ricordo della sorella di Francesco

E questo il sindaco di Costermano, il paesino di Sofia, Stefano Passerini: ''Non ci sono parole che possano togliere il dolore di fronte alla morte, ancor più se sono due giovani. La comunità di Costermano sul Garda si unisce al dolore di tutti i familiari. Siamo vicini a Claudia, Tiziano, Lorenzo e Fabiano che stringiamo in un forte abbraccio''. E a Gazzoli è stato dedicato alla giovane questo striscione.

L'unica, magra, consolazione arrivata dalle indagini condotte dalle forze dell'ordine è che con ogni probabilità i due giovani sono morti sul colpo senza soffrire. Drammatico, infatti, è stato l'impatto di quello che a tutti gli effetti appare come un tragico incidente. Il comandante della Polizia Stradale, Girolamo Lacquaniti, ha chiarito che non c'è stato il coinvolgimento di altri mezzi. Nessun segno di frenata su una strada regionale a quattro corsie, la regionale 450, in direzione di Affi, con le due che percorrevano i giovani che sono a senso unico e separate dalle altre due, parallele, dai guardrail in cemento armato. Su cosa abbia provocato quello sbandamento fuori strada invece non ci sono certezze. L'unica, ineludibile, purtroppo, è che i le 20enne e il 24enne hanno perso la vita. 

Le ricerche di Francesco D'Aversa e Sofia Mancini, sono partite martedì. In azione i vigili del fuoco e le forze dell'ordine che stavano scandagliando le zone del Garda tra Bardolino, Calmasino, Lazise, Peschiera e Pastrengo. Ma le ricerche si sono gradualmente allargate con un più ampio raggio.

Ad occuparsi della scomparsa dei due giovani anche la trasmissione “Chi l'ha visto?”. Aiutateci a riportare a casa Sofia e Francesco” è l'appello che era arrivato in diretta dai genitori dei due giovani. 

LA SCOMPARSA I due giovani, da quanto ricostruito, si erano conosciuti pochi giorni prima e quindi quello di lunedì sera era probabilmente il loro primo vero appuntamento. Avevano trascorso assieme una serata alla discoteca Amen delle Torricelle a Verona e poi, si sono allontanati in macchina facendo tappa a Peschiera per riaccompagnare a casa un coinquilino di Francesco. Poi anche Sofia sarebbe dovuta tornare a casa, a Costermano, ma così non è stato.  

Secondo le analisi fatte sui cellulari dei due giovani, martedì mattina sono stati individuati in una cella telefonica nella zona di Bardolino. Da allora, però, non ci sarebbero stati più segnali. 

“L'ultima volta che Sofia è stata vista era con un giovane di nome Francesco e si trovavano a bordo di una Fiat 500 color bianco-perla” ha scritto sui social Stefano Passarini il sindaco di Costermano sul Garda, dove abitava la giovane con la famiglia. Sofia Mancini, scriveva sempre il sindaco, era alta 1 metro e 75, aveva i capelli lunghi color castano e la sera che è scomparsa (lunedì 17) indossava una maglietta bianca, un paio di jeans e un lungo cappotto molto colorato.  Francesco D'Aversa aveva 24anni e vive a Verona dove faceva il pizzaiolo.  

LE RICERCHE Oltre all'impiego delle unità cinofile, i vigili del fuoco avevano attivato anche le unità cinofile nella zona del lago di Garda compresa tra Calmasino, Lazise e Bardolino, territorio in cui era avvenuto l'ultimo aggancio dalle celle del telefono della ragazza. 

In supporto alle squadre dei pompieri si è alzato in volo anche l'elicottero giunto dal comando Vigili del fuoco di Bologna per una perlustrazione dall'alto. Impegnati nelle ricerche anche le forze dell'ordine. I due giovani, però, erano lì senza vita dentro l'auto accartocciata e nascosta dalla vegetazione nella scarpata sotto alla ex statale 450. Per due giorni nessuno si è accorto del mezzo incidentato nella vegetazione. A notare l'auto è stato un addetto stradale.