La casa vacanze moderna a Ustica di Aldo Li Bianchi e Maria Laura Galvano

2022-10-22 21:08:33 By : Mr. Michael Ma

Aldo Li Bianchi e Maria Laura Galvano firmano una casa dove tecnologia e natura coesistono

A volte l'architettura è una questione d’amore. Non un artificio orchestrato a tavolino, ma un atto viscerale, dettato dalle emozioni. Lo sanno bene gli architetti Aldo Li Bianchi e Maria Laura Galvano, che dopo essere stati ospiti di amici a Ustica per un fine settimana, si sono talmente innamorati del posto che dopo soli tre giorni avevano già comprato il terreno su cui costruire la propria futura casa dei sogni.

Ustica d’altra parte è un angolo di paradiso cui è impossibile restare indifferenti, una sinfonia perfetta di acque cristalline e pietra lavica, dolce e selvaggia insieme, che invita a vivere a piedi nudi, secondo i ritmi della natura. Ed è con questa idea in mente che gli architetti hanno plasmato la loro dimora estiva, rigorosamente eco-friendly e mimetizzata nel paesaggio, fatta con materiali autoctoni e tecniche a basso impatto, che le sono valsi una segnalazione al prestigioso Premio Architettura Sostenibile Fassa Bortolo.

La posizione scelta per la casa è “strategica”, con il mare di fronte, a 500 metri appena, e l'antico vulcano alle spalle, come un’ombra che veglia e protegge. Una scenografia naturale così sbalorditiva non poteva che condurre a una progettazione semplice, piccola nelle dimensioni, eppure ingegnosa nelle idee, che ne omaggiasse la bellezza senza interferire con essa.

La struttura presenta una pianta rettangolare di 15 x 5 metri, sormontata da un tetto-giardino e composta da moduli quadrati, attorno a cui si erge un guscio inconsueto, di pietra lavica e acciaio. Comunemente utilizzate nell’architettura rurale dell’isola, le lastre di pietra vengono infatti riproposte qui in una veste alternativa, separate dal corpo dell’edificio retrostante e fissate a profili in acciaio inox. Questa soluzione, spiegano gli architetti, tiene al riparo dalla pioggia e dal sole, ma al contempo conferisce alla casa un’estetica peculiare e riconoscibile.

L’edificio vero e proprio è un volume robusto in cemento armato, caratterizzato da un isolamento ecobiocompatibile in lana di legno di abete e cemento Portland, che assicura una perfetta ottimizzazione termica. All’Interno, essenzialità e autenticità continuano ad essere i pilastri del lavoro, con arredi prevalentemente realizzati su misura, come i letti in alluminio e le sedute in polipropilene.

La palette cromatica privilegia il bianco e i toni chiari, che catturano e riverberano la luce. Perché l’ambiente resti fresco anche nelle giornate più torride, gli architetti hanno messo a punto un’altra soluzione brillante: due “narici”, che permettono alla casa di respirare, ovvero, “due canne che catturano i venti, incanalando l’aria nella cisterna sottostante, dove viene umidificata per tornare sotto forma di aria fresca al pavimento”.

È dunque nella sintesi tra tecnologia e natura la forza di questo progetto, che aggiorna la tradizione insulare ma al contempo la onora: un esercizio ben riuscito di sostenibilità e fusione con il paesaggio, ma prima di tutto un atto d’amore.